Gender Equality e sostenibilità aziendale
La Gender Equality è lo step successivo al superamento del Gender Gap, ovvero del "divario di genere"sostanzialmente sui posti di lavoro ed è un indice di sostenibilità aziendale.
Il Gender Gap della vita lavorativa impatta anche sulla vita economica e sociale delle persone. Il suo superamento, quindi, si pone come un passo fondamentale e necessario al miglioramento della quotidianità.
Gender Pay Gap: quando il lavoro non è equo e sostenibile
Il Word Economic Forum, da anni, tiene sotto controllo il gender gap che esiste in vari ambiti della vita delle persone: tra questo, il più diffuso è sicuramente il Gender Pay Gap, ovvero il divario retributivo tra i dipendenti di un'azienda in base al loro sesso biologico.
Spesso il Gender Pay Gap arriva fino ad una percentuale del 20% in più nella retribuzione maschile rispetto a quella femminile, intesa nello stesso ambito lavorativo e sullo svolgimento delle stesse mansioni.
Ma quali sarebbero i risvolti sostenibili e positivi del superamento del Gender Gap verso una maggiore Gender Equality?
Gender Equality: più sostenibilità e più produttività
Molti studi dimostrano che appianare il gender gap produrrebbe un incremento del PIL e quindi avrebbe dei risvolti positivi anche sul piano della ricchezza economica.
Oltre questo, bisogna considerare il fatto che le politiche di gender equality producono effetti positivi anche sul piano psicologico, sociale e relazionale, dimostrandosi dunque più sostenibili.
Anche le formule di smart working garantirebbero un importante sostegno alla causa, riuscendo a realizzare la tanto blasonata work life balance.
Assicurarsi che le donne entrino a pari titolo nei posti di lavoro e che abbiano le stesse opportunità degli uomini di studiare e realizzarsi nel mondo del lavoro si declina in un mondo lavorativo e sociale più felice e produttivo.
La Gender Equality sarà, nei prossimi anni, un traguardo prima di tutto culturale, con l'adozione di misure di welfare che siano assistenziali e che incentivino le donne e le aziende a proseguire strade virtuose soprattutto nei percorsi di parità non solo salariale, ma anche rispetto alle mansioni e ai doveri a cui adempiere.
Che cosa è il Greenwashing?
Che cos'è il Greenwashing? Lo spiega molto bene Aldo Bolognini Cobianchi in un meraviglioso testo pubblicato da Hoepli nel 2022 dal titolo "Comunicare la sostenibilità: oltre il Greenwashing". Partiamo proprio da quel testo e dalle parole dell'autore, per commentare la pratica del Greenwashing.
Letteralmente sarebbe "lavaggio verde" ed è una pratica che molte aziende e brand hanno fatto e fanno tutt'ora per presentarsi come "sostenibili". Ma non è vero! Perché quella del Greenwashing è una sostenibilità solo di facciata, ma non corrisponde allo stato reale delle cose.
In un testo del 2018, L'industria della carità, la giornalista e scrittrice Valentina Furlanetto definisce il greenwashing come una mossa falsa e pericolosa che le aziende fanno per ripulirsi la reputazione agli occhi del pubblico o per cercare di posizionarsi in una fetta di mercato che non è la loro, mistificando risultati, materie prime, etichette e comunicazione del proprio brand o dei propri prodotti.
Ma come si fa a smascherare il Greenwashing?
Secondo Jay Westerveld, noto ambientalista americano e giornalista freelance, citato appunto da Bolognini Cobianchi, ci sono degli elementi indicativi che smascherano il greenwashing di un'azienda. Tra questi ricordiamo e sottolineiamo:
- assenza di prove: rispetto alla sedicente sostenibilità di un prodotto o di un servizio;
- proposte falsamente accattivanti: da parte di un brand per affascinare e convincere i consumatori di un qualcosa che, in realtà, non c'è;
- mentire spudoratamente su componenti nutritive, materie prime utilizzate o facendo pubblicità che esalta valori assenti o che fa promesse che, ovviamente, non riuscirà a mantenere.
Cosa causa il Greenwashing?
Bolognini Cobianchi va avanti con la trattazione del Greenwashing sottolineando, con assoluta chiarezza e completezza di informazioni, cosa causerebbe e causa il Greenwashing ad un'azienda o a un brand che vi ricorre (cfr. p.86-87): in estrema sintesi, esso danneggia l'awareness e la reputation di un brand. Non è uno scherzo!
Soprattutto oggi, periodo molto delicato per la crisi energetica e per la sostenibilità ambientale, far finta di essere attenti al nostro Pianeta o sensibili nel diffondere delle notizie o valori che non corrispondono al reale, non può far altro che compromettere per sempre un brand.
Quindi il consiglio è di non farlo se non lo si è!
Perché l'era dei clienti sta tramontando da un bel po'. Oggi ci sono le persone e le persone desiderano cose vere, ma soprattutto veri brand.